L'IMPORTANZA E L'EFFICACIA DELLE CURE A DOMICILIO

14.11.2011 09:30

Un recente lavoro dell'Osservatorio sulle Cure della Fondazione Istud, in collaborazione con la Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto e Cittadinanzattiva, ha coinvolto più di duecento cittadini e i distretti sanitari di 15 Regioni (soprattutto del Centro Italia) in uno studio sulle cure domiciliari e la loro efficacia in casi di disturbi cronici. Ciò che emerge dall'indagine è che circa il 93% dei distretti interpellati dichiara di fornire assistenza domiciliare integrata, l'87% assicura dimissioni protette (continuità dell'assistenza gratuita a casa dopo la fase acuta in ospedale), e un distretto su tre sostiene di occuparsi anche delle cure più complesse, quindi cure palliative nell'ultima fase della vita, assistenza ai malati oncologici e a chi ha disabilità motoria e/o neurologica.

Dalla Fondazione Istud - che ha svolto l'indagine - arriva la conferma che le cure domiciliari rimangono la scelta preferenziale, in quanto la casa rappresenta il luogo ideale in cui ricevere trattamenti medici, terapie o cure di riabilitazione da personale qualificato, tanto che i cittadini sarebbero disposti anche a pagare un contributo al Servizio Sanitario pur di evitare il ricovero in ospedale. All'interno delle mura domestiche i malati si sentono più sicuri e meno soli, e questo potrebbe contribuire al buon esito delle terapie. E' importante considerare il fatto che in un Paese in costante aumento degli anziani, e dunque con un conseguente aumento delle patologie croniche correlate all'invecchiamento, i famigliari che si prendono cura di tali persone non devono sentirsi abbandonati: per questo, quando serve, è necessaria assistenza continua e supporto psicologico

E' opportuno, allora, parlare non più di "pazienti da trattare", ma di "presa in carico" in base alle diverse necessità, concordando dopo un'eventuale dimissione dall'ospedale, le cure domiciliari adeguate. A prendersi cura dell'assistito è un'èquipe multidisciplinare: medici, infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi.

Allo stato attuale le cure domiciliari si stanno diffondendo, ma rimangono ancora inadeguate in molte regioni italiane, soprattutto considerando le esigenze dei cittadini al riguardo. E' importante, perciò, sviluppare in primis l'assistenza integrata di cui si è parlato, integrare servizi sanitari e servizi socio-assistenziali, promuovere l'informazione e la formazione di figure professionali preparate e competenti e - ad un livello parallelo - aiutare anche i famigliari ad essere persone competenti nel lavoro di cura.